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T.F.R.: AZIENDA O FONDO PENSIONE?

Circolare 13/2023

Ogni anno, per i propri dipendenti, le imprese accantonano il trattamento di fine rapporto T.F.R., da corrispondere al dipendente al termine del rapporto di lavoro.

Ogni anno questo T.F.R. è soggetto a una rivalutazione annuale per indice pari all’1,5% più il 75% della rivalutazione Istat.

Cosa significa in termini pratici questa rivalutazione?

Un costo o, ultimamente, un maggiore costo per le imprese.

Il T.F.R. viene rivalutato in base all’inflazione che nell’ultimo anno ha avuto un forte rialzo.

Tale situazione porterà un notevole incremento dei costi per le imprese perché si troveranno a dover rivalutare il T.F.R., depositato in azienda, in maniera sempre più consistente.

E se lo si versasse in un fondo pensione?

Ritengo sia d’obbligo una valutazione di convenienza tra l’alternativa di detenere il T.F.R. in azienda e quella di versarlo in un fondo pensione:

  1. L’Impresa deduce maggiori costi: il trasferimento nel fondo pensione del T.F.R. genera una maggiore deduzione dell’accantonamento nell’ordine del 106% per le aziende con meno di 50 dipendenti, ed un ammontare del 104% per aziende con più di 50 dipendenti, portando maggiori benefici di tipo fiscale. Questo significa che un’impresa che deve accantonare 20.000,00 l’anno di T.F.R., se ha meno di 50 dipendenti, può dedurre 21.200,00 € di costi;
  2. L’impresa non si accolla più l’onere della rivalutazione. Infatti il T.F.R. ogni anno deve essere rivalutato da un ammontare pari all’1,5% più il 75% della rivalutazione Istat. Tale componente è una somma importante e, per semplicità, facciamo un esempio ipotizziamo che un’impresa fino all’anno 2018 abbia accantonato un T.F.R. per 100.000,00 € e che ogni anno ne accumuli altri 10.000,00 proviamo a vedere cosa deve sostenere l’impresa:

Come si evince dalla tabella, in soli 5 anni, solo a titolo di rivalutazione, l’impresa, ha sostenuto costi per € 21.641,86 (il 2022 è stato particolarmente influenzato dall’aumento del tasso di inflazione e i maggiori costi sostenuti sono stati pari a € 12.966,95).

Altro elemento importante sta nel fatto che le imprese che destinano il T.F.R. nei fondi pensione sono esentati dal versamento dello 0,20% del monte retributivo a titolo di versamento al Fondo di Garanzia e dello 0,28% a titolo di oneri impropri, quindi una impresa che ha un monte retributivo di € 200.000,00 risparmierebbe 960,00 € l’anno per questi costi che non deve più sopportare.

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